
16 Giu A me Montessori non funziona
“A me Montessori non funziona“. Così mi ha scritto una amica l’altro giorno. E sapete cosa? Io l’ho capita davvero! Perché anche a me “tante cose Montessori” non funzionano.
Eh già!
Ma ALT! Montessori non è mettere un materasso per terra o usare i suoi materiali. Montessori è qualcosa di più profondo che riguarda il nostro modo di vivere a 360 gradi!
Pero facciamo un passetto alla volta…
Perché Montessori non funziona?
“A mio figlio non piacciono i materiali Montessori”
Se quello che fai non ti funziona può essere per vari motivi ^^ Prima di tutto forse non stai seguendo veramente gli interessi del bambino. Come me quando ho voluto fare un globo terraqueo e a Mia non poteva fregargliene di meno!
Infatti quella attività non è arrivata al blog. Non avrebbe senso.
Quindi… veramente a tuo figlio potrebbe piacere la tua proposta? Tentare non nuoce, ma insistere è assurdo. Anzi… Montessori non propone, lascia a portata e se vede interesse presenta. Quindi la frase “Amore facciamo questo lavoretto?” è fuori luogo.
”Mio figlio non mi fa finire le presentazioni”
E anch’io alzo la mano! Le ho vissute tutte ragazze!
Se non ci fa finire una presentazione può essere dovuto di nuovo al non interesse OPPURE semplicemente al fatto che non è abituato a questa dinamica.Quindi, anziché “presentare” le 10 aste rosse possiamo iniziare con 5.
Oppure fa ancora fatica ad inibire il suo istinto di lanciarsi sui materiali. Quindi bisogna lavorare sulla pazienza.
E se oggi un materiale non funziona, possiamo mettere via tutto e riprovarci fra un mese. Certi materiali vengono usati dai 3 ai 6 anni. Alcuni bambini saranno interessati a loro a 3 anni, altri a 5.
“Segui il bambino” è la nostra massima!
”Mio figlio non usa i materiali Montessori come dovrebbe”
Forse costruisce una pista delle macchinine con le aste di lunghezza, oppure un ascensore con la torre rosa.
In questo caso vi dico che ci sono i Montessoriani DOC che vi proporrerebbero di mettere via il materiale finché non sarà capace di usarlo come è stato pensato. Anche se Montessori affermava che il bambino doveva essere lasciato libero sempre che lo usasi in modo costruttivo.
Ma è un fattore molto controverso, anche perché in una scuola Montessori i bambini non hanno ne macchinine ne animaletti e tanto meno il pupazzo della Peppa!
Quindi gli eventuali utilizzi che può dargli il bambino non si adeguano sempre a questa pedagogia, che però, è stata pensata per una scuola con certi particolari.
In più, lì sono circondati da bambini e tra loro si imitano tantissimo!!!! Per cui è più facile che svolgano gli esercizi “alla Montessori” in una scuola che a casa. Comunque sia, seguendo questo pensiero sarebbe meglio posizionate tutti i materiali in una stanza a parte da quella dei giochi.
E poi arrivo io.
La mamma Montessori 2.0, rivisitata e studiosa di tante altre pedagogie
Amo Montessori e trovo geniali anche i suoi materiali, oltre tutta la filosofia. E anche se so per bene che il loro utilizzo è stato pensato in modo scientifico, credo sia positivo, comunque, far giocare il bambino in totale libertà nell’ambiente casalingo. Tra correttezza e libertà, scelgo la libertà.
Credo che man mano che acquisisce nuove abilità, il bambino stesso cambierà il modo di usarli fino ad arrivare a quello pensato da Montessori.
E se non lo fa non è la fine. Ci sono tantissimi modi per arrivarci e quello Montessori, come qualunque materiale fatto dall’uomo è qualcosa in più d’artificiale.
Quello che impara un bambino con le aste rosse può impararlo anche con dei rametti giocando in montagna.
Anzi, l’apprendimento non sarà tanto decontestualizato, anche se meno organizzato.
Di fatti Montessori riteneva che i suoi materiali erano un aiuto alla vita. Per esempio, gli esercizi con le spolette dei colori aiuterebbero al bambino a discriminare più facilmente i colori dei fiori del suo giardino o le stoffe di gradazioni simili che vendono in merceria.
Ed è qua che io sono più flessibile.
Secondo me Montessori nel 2020 avrebbe fatto evolvere tantissimo la sua pedagogia che attualmente è rimasta ancorata al giorno della sua morte.
Ora siamo pieni di materiali e libri per l’infanzia eccezionali. Non sono marchiati Montessori ma sono geniali. Dobbiamo tenere presente l’epoca in cui viveva lei. Ora, per fortuna, c’è uno sguardo molto diverso verso l’infanzia.
Ma io sono Montessori per un altro motivo!
Di materiali didattici ce ne sono una marea sia Montessori che non!
Ma io non ho intitolato il mio sito “una Mamma Montessori” per i materiali. Io sono innamorata delle altre due asticelle del triangolo Montessori (materiali – ambiente preparato – adulto preparato).
L’approccio pedagogico e disciplinare che abbraccia la filosofia Montessori e quello che amo di più! Un ambiente preparato che permette al bambino di cucinare in libertà. E sí ragazze, lasciano un macello in casa che metà basta. Ma questa è l’essenza Montessori. Vi invito a leggere la mia esperienza con la torre Montessori.
E poi… un adulto preparato! Che cambia se stesso per gestire il bambino senza urlare senza premi ne punizioni. Questa è la parte più complicata e più bella. Inutile usare materiali Montessori e poi dare del “capriccioso” al proprio figlio o metterlo in punizione, minacciarlo, difendere la sculacciata…
Comunque per tutto questo io mi appoggio alla disciplina positiva diffusa da Jane Nelsen. Un po’ ve ne parlo sul blog, un po’ su Instagram (@unamammamontessori). E pian piano spero di arrivare a tantissime persone perché un mix Montessori e disciplina positiva mi sembra il cocktail ideale per crescere bambini felici