13 Nov Metodo Montessori SENZA materiali
Si può applicare il metodo Montessori senza materiali? Oppure questo approccio smette di avere un senso? Chi è alle prime armi collegherà sicuramente questa pedagogia a tutti tipi di materiali, soprattutto quelli che riguardano la lettura e scrittura.
Invece, il bello di questo approccio è che si tratta di un pensiero olistico che non parla soltanto di didattica, ma della crescita personale dei bambini e lo sviluppo di una nuova società.
Il metodo Montessori è la perfezione?
Ve lo siete mai chieste?
Il metodo Montessori molto spesso è collegato all’idea di “un’educazione perfetta” (e anche ad un’educazione elitista). Quando, dal mio punto di vista, non è ne una ne l’altra.
Questa pedagogia, come tante altre, non è sinonimo di perfezione. Semplicemente è una in più da tenere in considerazione, con i suoi pro e i suoi contro.
Personalmente credo che la pedagogia perfetta si può solo scegliere in base alle nostre priorità. Se per me la cosa più importante è che mia figlia impari ad ubbidire agli adulti, a scrivere il suo nome il prima possibile e a tenere la matita nella posizione corretta… allora l’educazione tradizionale sarà perfetta per me.
Se invece preferisco un bambino con pensiero critico, con certe abilità sociali, che impari al suo ritmo… Allora magari ci saranno altri tipi di pedagogia che mi piaceranno di più.
Quindi…
Quale persona al mondo ci può dire qual’è la COSA MIGLIORE PER ESSERE FELICI in questo mondo? Si tratta di questo no? Per questo educhiamo i bambini. Perché si adattino all’ambiente e possano ottenere il massimo benessere. Ma ognuno di noi avrà il nostro pensiero al riguardo.
L’ambiente preparato Montessori o la Scuola bosco?
Chi dice scuola Bosco dice Waldorf, oppure altri.
Di nuovo, pensiamo con la testa.
Montessori è la perfezione?
Personalmente vi direi “dipende di come viene interpretata”. E qua i puristi Montessoriani mi odieranno. Purtroppo io la vedo così. Non è lo stesso una scuola Reggio in Italia che una scuola Reggio in Norvegia.
La cultura c’entra tantissimo. E purtroppo vi posso dire che ho avuto qualche delusione (anche se me ne sono innamorata) riguardo alle scuole Reggio, Waldorf e Montessori che ho visitato nella nostra penisola.
Un esempio banale:
Montessori afferma spesso nei suoi libri che il vero maestro è il mondo che ci circonda. Questo è l’ambiente preparato perfetto. Di fatti, non ricordo il libro, ma lei stessa spinge l’educazione outdoor a modo suo.
Secondo la dottoressa, la scuola dovrebbe essere un posto dove il bambino sia libero di muoversi. Uscire all’esterno se vuole e portarsi i materiali dietro!
In una delle mie visite ad una scuola Montessori (in Lombardia) mi è stato confermato un mio sospetto: i bambini uscivano all’esterno solo durante l’intervallo e se c’era bel tempo.
Quindi, ribadisco, mi sembra più che a questo punto conti di più l’interpretazione che viene data di certa pedagogia (anche se vengono rispettati i principi) che la pedagogia di per sé. Potrei parlarvi anche di Waldorf Italia-Spagna oppure, Reggio Germania-Italia. La base è la stessa, ma le sottigliezze che vivono i bambini durante la giornata ribaltano completamente il risultato.
Quindi?
Montessori o Scuola Bosco?
Dipende, perché sono due pensieri che possono camminare mano nella mano. Potete leggere dei blog al riguardo come: Montessori Nature o Montessori en casa.
Ma cosa direbbe la Montessori?
Se leggete i suoi libri vedrete come lei, una donna veramente colta, prendeva spunto critico da tanti altri professionisti della sua epoca. Correggeva gli elementi del suo metodo di qui non era soddisfatta. Quindi non mi sembra saggio che nel 2020 ci richiudiamo nel mondo di Montessori e basta. Sono nate nuove idee e progetti riguardanti l’educazione che dobbiamo tenere in considerazione che possono essere perfettamente compatibili con l’approccio Montessori.
E non solo.
Perché Montessori è “famosa” per il lavoro che svolge il bambino con i materiali e la struttura della scuola che lei aveva proposto. Ma come ribadisce spesso la dottoressa, quello che si fa a scuola serve per preparare il bambino al mondo esterno. I materiali sensoriali gli permetteranno di analizzare e percepire in modo diverso quello che vivrà oltre il lavoro fatto in classe.
Mi chiedo spesso come avrebbe fatto evolvere lei stessa il proprio metodo se fosse vissuta fino ai nostri tempi.
Montessori non è elitista
Potrebbe sembrarlo sí. Perché purtroppo la gran parte di scuole Montessori SONO elitiste. Ma il suo approccio no.
E i materiali? “Costano un rene e magari anche due!”.
Eh già, ma vi sorprenderebbe leggere nei suoi propri libri come lei costruiva i propri materiali fai da te come le spolette Montessori o l’alfabetario mobile.
Quindi cosa vi vieta di farlo anche voi?
Ovviamente nelle scuole i materiali vengono acquistati perché devono passare per tante mani e durare anni. A casa è diverso, magari potete pensare ad acquistarli (alcuni ne valgono proprio la pena), altri, secondo me, non tanto.
A meno che vi avanzino i soldi. Ma non è il mio caso =P
“Ma tu sei ‘Una mamma Montessori’, come la metti?”
Io amo le pedagogie alternative!
Tutte.
Mi piace investigare, formarmi, curiosare, provare… Tra le varie che sono passate davanti ai mei occhi, Montessori ha spuntato un po’ di più. Penso sia una delle più complete. Non parla solo di attività, di didattica (come altri metodi educativi), ma comprende la formazione integrale della persona, del cambiamento della società, dello sviluppo di tutte le potenzialità della persona.
Ha un pensiero e una proposta nell’agire nei confronti dei bambini che non ho ritrovato in altre pedagogie.
E ora non posso smettere di sommergermi nel suo mondo.
Di tutti questi metodi vedo i pro e i contro. Anche di Montessori stessa. Ma non posso fare a meno di pensare al cambiamento di un’educazione tradizionale sia a scuola che a casa.
È per questo che nel mio blog troverete sia tanta informazione ed esperienze che riguardano il metodo Montessori, ma allo stesso tempo vedrete delle attività, proposte di altre pedagogie… Approccio Reggio Emilia, Waldorf, Anji School, Scuola libera, Disciplina Positiva…
Chiarito questo rispondiamo alla domanda chiave…
Ma allora non servono proprio i materiali Montessori?
Per diventare una mamma o maestra “alla Montessori” sono proprio “necessari” i materiali?
Beh, sicuramente troverete tante risposte quante persone al mondo. Dopo tutto quello che ho detto finora avrete capito che…
I MATERIALI NON SONO TUTTO, ma solo una parte di questo approccio. Purtroppo è la parte più facilmente “commercializzabile”, quindi è uno degli elementi di questo approccio che conosciamo per primo.
Tuttavia Montessori è molto ma molto molto più profondo. È un modo di fare, di agire, un aiuto alla vita. I suoi libri sono eclatanti, MODERNISSIMI!
Tanti argomenti di cui parla (da informazioni anche scientifiche) sono veramente attuali. Pian piano sto tentando di presentarvi i punti di forza dei suoi libri. Per ora potete leggere Educare alla libertà di Maria Montessori
Cosa comprende veramente l’approccio Montessori?
Nell’approccio Montessori pesa di più l’agire dell’adulto (ed il cambio personale che questo comporta) che i materiali di per sé. Di fatti spesso si parla del Triangolo Montessori, il quale in ogni vertice viene posto uno degli elementi chiavi di questa pedagogia:
- Adulto preparato
- Ambiente preparato (che ovviamente dipende dall’adulto)
- Materiali e attività
Come vedete i materiali Montessori sono solo un pezzo del puzzle. Inoltre, devono condividere il posto con altre attività: vassoi Montessoriani, tavoli di osservazione, compleanno alla Montessori… Ma anche gite, visite ai musei, una chiaccherata con il bagnino riguardo il cloro della piscina (Sí, Mia si doveva togliere alcuni dubbi e lo abbiamo interrogato xD), esperienze nella natura, esperienze con i compagni…
Perché come dice spesso la dottoressa, il bambino deve imparare dal mondo dove vive. Il migliore ambiente preparato che esista.
Quindi non fate mai l’equazione Montessori = materiali Montessori. Perché sono soltanto una minima parte di questa filosofia.
Come diventare una mamma Montessori?
Ci sono molti modi di mettersi in gioco con l’approccio Montessori. Dovete solo trovare il vostro e come diceva lei “non seguite me, seguite il bambino”.
Per esempio. Io, da maestra, sono più che curiosa nel fare e usare i materiali scientifici Montessori. Diciamo che ho la fortuna di unire due delle mie passioni: fare la mamma e fare la maestra. Anche se ora dovrei cambiare e dire che sono soltanto uno aiuto, una guida per mia figlia.
Ma magari a voi non serve avere la casa piena di vassoi (io non ne vado matta), nemmeno materiali, magari preferite approfondire sull’Educazione cosmica (ovvero, imparare tutto ciò che riguarda il nostro mondo), magari preferite pensare ad un ambiente preparato in casa, oppure amate il collegamento tra Montessori e natura.
E qualsiasi di queste opzioni va benissimo se fa stare bene voi.
E come si dice in inglese “Last but not least…” …
Ricordate che CASA non è SCUOLA
Spesso vi ripeto che CASA non è SCUOLA.
Certi elementi dell’approccio Montessori sono stati pensati per una scuola. Lì ci sono tante variabili aggiunte di cui noi non possiamo godere a casa: l’esempio di altri bambini, compagni che aiutano nostro figlio nelle difficoltà, la quantità di materiali presenti (figuriamoci a casa che caos!), un adulto che osserva e gestisce costantemente l’ordine (figurati a casa…), la presentazione dei materiali, ecc.
Quindi prendete l’angolino di Montessori che più vi piaccia e fatelo vostro 🙂
Conclusione finale?
Non c’è niente di “Assolutamente necessario” oltre il mondo che ci circonda, quindi CALM DOWN. Prendete il bello e GODETEVI L’INFANZIA DI VOSTRO FIGLIO perché sono giorni che non tornano indietro.
E come diceva Gretchen Rubin
“LE GIORNATE SONO LUNGHE, GLI ANNI CORTI”
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