Togliere il pannolino con il metodo Montessori - Una Mamma Montessori
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Togliere il pannolino con il metodo Montessori

Oggi vi spiego come togliere il pannolino con il metodo Montessori passo a passo. Dai preliminari al primo giorno e quelli che proseguono. Questo approccio da vita alla frase “I mezzi non giustificano i fini”. SEGUI IL BAMBINO.

La domanda più gettonata riguardo al tema “come togliere il pannolino” è MA COME SI FA? DA DOVE SI INIZIA? E QUANDO TOGLIERE ILI PANNOLINO?

Una volta si avevano tanti esempi, le mamme vivevano in comunità, nascevano molti più bambini, era molto più facile imitare una amica, una cugina… Ora per bene o per male la nostra società si è un po’ organizzata perché la donna possa lavorare e raggiungere una “certa” parità di sessi. Così le cure dei bambini vengono delegate a terzi (nonni o asili nido).

Tutto ha dei pro e contro.

Il nostro problema presente è che molto spesso ci sentiamo perse nella maternità, non sappiamo come agire, cosa fare o cosa dire. Infatti molte donne vivono un post-parto un po’ traumatico oppure i grandi passaggi come: l’introduzione dell’alimentazione complementare (svezzamento) e ovviamente l‘abbandono del pannolino.

Così ho deciso di condividere con voi la mia esperienza da educatrice e mamma innamorata della disciplina dolce e le pedagogie alternative.

Per  aiutarvi ho scritto anche questi due post:

Voglio iniziare mettendovi a confronto due metodi molto diffusi per togliere il pannolino: il Potty training ed il Metodo Montessori. 

 

Togliere il pannolino con il metodo Montessori VS. POTTY TRAINING

 

Esistono vari approcci per aiutare al bambino ad abbandonare il pannolino. 2 dei più gettonati sono il “Metodo Montessori” e il “Potty training”.

 

Potty training e comportamentismo

Questo è un metodo basato nella psicologia comportamentista. Di fatti, molte delle cose che facciamo escono proprio da quelli studi: premi, punizioni, i “NO” secchi senza spiegazioni o programmi come “Supernanny Jo Frost“.

E tutto questo cosa vuol dire?

Gli studi comportamentisti non tenevano in conto sentimenti, pensieri o emozioni, ma soltanto il comportamento dell’animale / umano con cui si aveva a che fare. Quindi le loro azioni dipendevano esclusivamente della reazione della cavia protagonista.

 

Potty training o “Allenamento al vasino”

Il metodo Potty training ha molte varianti pero ci sono varie caratteristiche che li accomuna. Chi usa questo metodo spesso segue questi passaggi:

  1. Bisogna capire quando nostro figlio è pronto a non usare il più il pannolino. Quindi, quando mamma e papà osservano certi indicatori che vi avevo elencato in Quando togliere il pannolino? Sfinteri, ormoni, indicatori
  2. Quando il bambino è pronto bisogna spiegargli che ormai è l’ora di togliere il pannolino. Allora lo si lascia senza un’oretta la mattina e si fa una visita al WC o al vasino ogni 15 minuti. Alcune persone tolgono il pannolino tutto il giorno e non lo mettono più. Seguono la premessa “una volta tolto non si torna indietro”.
  3. Man mano che il bambino gestisce la pipì durante quell’ora si allungano i tempi senza pannolino.
  4. Il pannolino della notte va tolto quando il bambino si sveglia asciutto.
  5. Questo metodo incoraggia l’uso di premi, complimenti in caso il bambino riesca a fare i suoi bisogni nel wc, vasini con musica o altre distrazioni.

Per fortuna, attualmente persino quelli che seguono il potty training supportano il pensiero di non sgridare punire il bambino quando fa i suoi bisogni addosso e di evitare le punizioni.

 

Perché preferisco togliere il pannolino con il Metodo Montessori piuttosto che il Potty training?

  • Potremmo esserci sbagliati nel dedurre che nostro figlio è fisiologicamente pronto per lasciare il pannolino. Allora come facciamo se non possiamo più tornare indietro? Vuol dire che per chissà quanto tempo nostro figlio si sentirà frustrato per non riuscire a svolgere il compito che gli abbiamo imposto.
  • L‘uso dei premi è un arma di doppio filo. Da una parte il bambino è contento quando riesce a fare la pipì nel WC, pero quando non è così può vivere il momento con grande frustrazione. Per non parlare del fatto che in questo modo insegniamo a nostro figlio che il suo autostima dipenderà della sua capacità di soddisfare gli altri “Sei bravo perché hai fatto pipì nel vasino (e mamma è molto contenta)”.Una frase così innocente farà che il bambino si concentri “nell’essere bravo”. Allora ci tenterà. Ma per soddisfare la mamma, non se stesso. Così la sua autoestima dipenderà sempre da terzi.
  • Per ultimo, l’uso di vasini ostentosi o distrazioni varie possono interferire nella banalità del fare pipì e sentire gli indizi del proprio corpo. Quindi finisce per rallentare il procedimento.

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COME TOGLIERE IL PANNOLINO CON IL METODO MONTESSORI

 

Montessori parlava spesso di metodo, ma affermava che in realtà quello che lei presentava era semplicemente un approccio, un aiuto al bambino. Quindi non si tratta di essere rigidi con le premesse o consigli “Montessoriani” che possiate leggere, tutto l’opposto, Montessori è flessibilità “seguite il bambino (non a me)”, diceva lei.

Perché tutti i bambini sono differenti, e tutti seguiranno strade diversi per arrivare allo stesso punto. Per cui ora vi proporrò un approccio per togliere il pannolino con il metodo Montessori, ma dovete adattarlo a vostro figlio.

 

Il pannolino si toglie, si lascia o si abbandona?

Piccolo trabocchetto. Che ne pensate?

Per comodità usiamo la frase “togliere il pannolino”, ma quelle che seguono la pedagogia dolce, o comunque, modi per crescere i bambini con rispetto ribadiscono che dovremmo parlare di “lasciare il pannolino“, perché “toglierlo” è collegato ad una forzatura, al metodo potty training.

La mia opinione personale?

Il pannolino si abbandona. Cioè, il bambino ad un certo punto cambierà una delle sue abitudini. Da fare i suoi bisogni sul pannolino a farli nel Wc o vasino.

Ma allora lo lascia? Lo toglie?

Ci saranno bambini che prenderanno iniziativa e ci faranno capire che sono stufi. Altri che, anche se sono pronti al passaggio, non sono così chiari. Per cui non vedo il problema nel proporglielo noi. E in quel caso staremo “togliendo” il pannolino. Basta non farlo in modo forzato. E se non vuole, glielo si rimette.

Alla fine il pannolino è qualcosa di artificiale che noi stessi gli abbiamo messo appena nato. Penso sia naturale parlare di “togliere” (per quello che vi ho detto prima). Quindi, bravissime quelle che hanno protestato contro la “forzatura del togliere” con la parola “lasciare”.

Ora vi invito ad evolvere verso “L’abbandono del pannolino” ^^

 

Principi Montessori

Per avvicinarci all’approccio Montessori ci basterà tenere in conto i 4 principi di base:

  • Promuove l’autonomia
  • Rispetta il bambino
  • Segue il singolo bambino

Per dare retta a questi principi ci vogliono:

  • Un adulto preparato
  • Un ambiente preparato

Se interiorizzate questi 5 punti vi posso assicurare che anche voi sarete diventate delle mamme Montessori!

 

Quando è pronto per togliere il pannolino? Indicatori

Questo punto non cambia dal mio post precedente. Ve li elenco qua di nuovo per comodità. Basta che abbiate presente che finché il bambino non sarà fisiologicamente e psicologicamente pronto, sarà molto difficile superare questo passaggio:

  • Controlla gli sfinteri, per cui possiamo vedere che mantiene il pannolino asciutto per 2 o 3 ore.
  • Fa tutta la pipì (tanta) in una volta sola
  • È molto curioso riguardo al tema pipì e cacca: dove si fa, dove finisce quando si tira l’acqua, come la fanno mamma e papà, si tocca e osserva le sue parti intime…
  • Ci sono bambini che si nascondono per fare i loro bisogni
  • Possiamo vedere come smette di giocare per fare pipì o cacca.
  • Magari ci fa sapere che la sta facendo, oppure l’ha appena fatta (vuole togliersi il pannolino, si tocca la zona dove è sporco…)
  • Fa la cacca tutti giorni alla stessa ora (aprox).

Questo vale sia d’estate che d’inverno. Vi consiglio di sfruttare il momento in cui “è pronto”, perché se lo lasciamo scappare potete fare molta più fatica a togliere il pannolino. Vi invito di nuovo a passare dal post Quando togliere il pannolino? Sfinteri, ormoni, indicatori…

 

DA DOVE INIZIARE? E l’Ambiente preparato Montessori in bagno

Se il vostro bambino è interessato a tutto quello che c’entri con la pipì e la cacca potete TENTARE DI iniziare lo spannolinamento! 

 

Cosa fare per prima per togliere il pannolino?

Via con i preliminari!

  • Accompagnare quella sete di conoscenza riguardo alla pipì e la cacca. Quindi:
    • Proponete dei LIBRI su questo tema vi lascio i “25 Libri per togliere il pannolino!
    • Assecondate il gioco simbolico. Cioè… proponetegli di portare a fare la pipì al suo bambolotto preferito. Ricordate di parlare direttamente con il pupazzo, ai bambini piace proprio tanto e l’emozione è chiave per imparare nuove cose! Potete addirittura mettere al pupazzo delle mutandine fate con un calzino vecchio. Montessori non assecondava molto il gioco simbolico, ma secondo me è di grande aiuto per motivare il bambino.
    • Fategli vedere tutti i passaggi che riguardano l’igiene. Non è una banalità, vostro figlio non lo ha mai fatto. Quindi quando il pupazzo ha fatto la pipì, fategli vedere come ci si pulisce con la carta, come si lavano le mani, etc. I pupazzi asciugano, quindi via con l’acqua! Bisogna fare pratica!
  • Organizzare insieme a vostro figlio un AMBIENTE PREPARATO in bagno. Per “ambiente preparato” si intende adeguare il bagno al nostro bambino in modo che possa eseguire tutte le azioni necessarie (spogliarsi, fare la pipì, lavarsi le mani) in modo autonomo. Ma occhio! Autonomia non vuol dire obbligare all’indipendenza! Se richiede il nostro aiuto dobbiamo accompagnarlo (spronarlo a fare da solo, o aiutarlo, asseconda la situazione). In un ambiente preparato Montessori possiamo trovare:
    • Asciugamano a portata di bambino.
    • Sgabello per arrivare al lavandino, oppure creare una zona-lavandino sul bidé o vasca.
    • Vestiti a portata di mano, in caso si sia sporcato con la pipì o la cacca.
  • Riguardo all’abbigliamento per togliere il pannolino: Accompagnate vostro figlio a comprare le nuove mutandine per alimentare la sua motivazione. In più vi consiglio di salutare i body e dare il benvenuto alle canottiere, altrimenti avranno bisogno di noi per andare in bagno. Per lo stesso motivo ci vorranno dei pantaloni facili da togliere, quelli con l’elastico sono perfetti. Niente bottoni ne cerniere.

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Come gestire il primo giorno senza pannolino… e oltre!

Quando avete finito con i preliminari si parte all’azione!

  1. Pensate quale opzione possa essere più comoda per voi a casa: il vasino o l’adattatore. Poi proponete al bambino di andare a comprarlo insieme, a meno che lo abbiate ereditato. Vi consiglio di non fargli imparare direttamente sul WC per una questione di ergonomia. Il pavimento pelvico del bambino potrebbe subire delle forzature. I nostri WC non sono adatti a loro. La cosa cambia per quelli di scuola o nido, sono più piccolini e si possono appoggiare a terra perfettamente.
  2. Potete proporre di personalizzare il vasino/adattatore con degli stikers o altro. In modo che lo veda come qualcosa di positivo. Anche questo non è molto montessoriano, ma lo trovo un gesto simpatico per ottenere le prime connotazioni positive verso lo spannolinamento.
  3. LA PROPOSTA! A volte partirà dal bambino, a volte potremmo essere noi “Cucciolo, vorresti tentare di fare la pipì nel adattatore oggi?” Vi consiglio di provarci la mattina, appena sveglio (se ha il pannolino vuoto). La pipì è una delle prime cose che fanno appena aprono gli occhi. Se li portate in bagno ci sono grandi probabilità che riesca a farla e si senta molto soddisfatto di questa novità.
  4. COME CONTINUARE? Ci sono vari modi in cui potete gestire l’abbandono del pannolino. E credo con totale sincerità che ci sia uno per ogni famiglia. A volte i bambini vanno al nido, altre no, a volte dipendiamo dai nonni, babysitter; altre siamo noi a casa tutto il giorno… bisogna capire qual’è la modalità organizzativa migliore per la nostra famiglia. Detto questo vi lancio alcune proposte:
    1. Togliere il pannolino la mattina, proporgli di fare pipì e poi lasciarlo senza. A meno che ce lo richieda. Con mia figlia fece così. Era da tempo che calcolavo, più o meno, quanto tempo reggeva tra una pipì e l’altra. Quindi quando arrivò il momento di toglierglielo sapevo che più di 1 ora e 50 minuti non teneva, così a 1 ora e 40 minuti le proponevo di andare in bagno. In 3 giorni abbandonò il pannolino, senza nemmeno una pipì addosso. Pero c’erano stati 2 tentativi 6 mesi prima (pipì addosso continua) e 3 mesi prima (idem).
    2. Se dobbiamo per forza uscire di casa, andare in macchina, magari lasciarlo dai nonni che non se la sentono di gestire la situazione… possiamo optare per proporre al bambino di fare la pipì ogni tanto (pensate a quanto regge senza riempire il pannolino) ma lasciargli comunque il pannolino su a meno che sia a casa con noi. Può essere più lento il distacco? Sí, forse. Tanti ci diranno “ma così non sentirà che si è bagnato”. Sicuramente. Ma ogni bambino è diverso, come ogni famiglia. Possiamo fare una prova durante un paio di settimane e se vediamo che non mostra interesse si cambia strategia.
    3. Si può tentare di fare un mix: mattina senza, pomeriggio con. Anche se questo è qualcosa che tranquillizza più ai genitori che al bambino. Potete anche pensare ad usare delle mutandine di apprendimento. Se siete in macchina e non volete che allaghi il seggiolone, possono essere molto utili.

Ovviamente l’ideale sarebbe tenerlo a casa con noi e gestire la situazione senza pannolino ne mutandine di apprendimento. Pero purtroppo a volte la realtà che viviamo ha degli ostacoli. Non penso che forzare la situazione per raggiungere quella perfezione ci faccia migliori genitori. A volte bisogna arrivare a compromessi che rispettino sia il bambino che la famiglia o altre persone di riferimento.

Non sentitevi in colpa. L’essenziale è rispetto e voglia di farlo il meglio possibile.

Insomma, di modalità per portare avanti lo spannolinamento ce ne sono tante. La cosa più importante è osservare il bambino e non avere paura di tornare indietro se pensiamo che non sia il momento giusto. Mia passò mesi ad interessarsi alla pipì e la cacca prima di riuscire ad abbandonarlo.

Se volete togliere il pannolino con il metodo Montessori dovete solo pensare a seguire il bambino. Niente di più. Vi assicuro che quando sarà il momento giusto abbandonerà il pannolino come per magia, in pochi giorni.

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PREMI E PUNIZIONI nel togliere il pannolino con il metodo Montessori

Molto spesso mi domandate se è giusto congratulare al bambino quando riesce a fare la pipì oppure ricompensarlo con dei premi.

I premi (e le punizioni) non rientrano nella pedagogia Montessori perché lei riteneva che in questo modo il bambino svolge delle azioni per avere una ricompensa esterna, quindi tenterà sempre di soddisfare le richieste che gli vengono fatte dall’esterno, quando in realtà dovrebbe scegliere di fare una cosa mosso da una propria motivazione interna.

Solo così riuscirà ad avere una salute mentale al Top!

Io sono d’accordissimo. E ora vi semplificherò queste parole:

Se un bambino fa la pipì e ottiene una caramella. Questo gesto sminuirà quel senso di soddisfazione interna “ce l’ho fatta!”. Anche il “bravo” che ci scappa sempre alle mamme o grande feste quando riesce a fare quella prima pipì andrebbero dosati con la pipetta.

Inoltre la caramella potrebbe rimbalzarci contro e diventare una punizione. Quando non riuscisse a fare pipì o quando gli scappassi addosso non gliela potremmo dare e quindi lui la vivrebbe come una punizione.

Riguardo ai premi e le punizioni non potrei essere più d’accordo con Montessori. Tuttavia sono neo-mamma per cui un “Brava, guardaaaaa è uscitaaaaa!” mi è scappato la prima volta che ha fatto la pipì. Sicuramente ero più emozionata io di lei.

 

RIASSUNTO su come aiutare nostro figlio a togliere il pannolino

  1. OSSERVARE se mostra degli indicatori che ci facciano capire che è pronto a livello fisiologico e psicologico.
  2. Decidere l’approccio migliore per voi: potty training, togliere il pannolino con il metodo Montessori o altri.
  3. Portare a termine i preliminari: leggere libri, gioco simbolico, passaggi per una buona igiene personale…
  4. Organizzare un Ambiente preparato Montessori in bagno.
  5. Comprare insieme a vostro figlio le nuove mutandine e valutare se l’abbigliamento che ha permette essere autonomi.
  6. Decidere e comprare insieme al bambino un vasino/adattatore (oppure ereditarlo).
  7. Fare LA PROPOSTA! Si parte!
  8. Valutare come proseguire. Siate coraggiose! ^^
  9. Osservare, osservare osservare e seguire il bambino.
  10. Niente premi ne punizioni

 

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